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domenica 26 aprile 2015

Maria Soffiantini Cenci e le stelle di Natale

Ogni tanto una buona notizia! Qualche tempo fa una nipote dell'illustratrice, Giulia, mi ha lasciato un messaggio sul blog, proprio qui: http://ilclandimariapia.blogspot.it/2012/04/maria-cenci-soffiantini.html.
 Dopo un breve carteggio, mi ha fatto pervenire delle notizie di sua nonna, tramite sua sorella, Francesca. Le due ragazze sono figlie di Francesco Cenci, uno degli otto figli dell'illustratrice.
Dal commento scritto dalle nipoti, ho ritenuto che  fossero due ragazzine, poi, ho fatto qualche calcolo e mi sono resa conto che probabilmente, invece, dovrebbero essere due signore, non della mia età, ma ...quasi. Mia nonna era del 1904, la loro è del 1905.....i conti sono presto fatti: difficile che Giulia e Francesca abbiano 20 anni come pensavo io! Eppure la freschezza dei loro scritti denota un animo giovane e sereno: complimenti, le ragazze devono aver preso dalla nonna!!!
Allego quello che il figlio mi scrive e poi condivido uno dei libri che ho comprato di recente: è sempre bello sfogliare pagine così delicate.
Ecco qui le notizie ricevute:



Maria Soffiantini
Nacque a Gorizia, all’epoca sotto l’impero Austro-Ungarico, il 14 Dicembre 1905; dopo  le scuole professionali a Badia Polesine (RO) collaborò con il padre Battista, direttore di un istituto di formazione al lavoro per i fanciulli e noto propagandista cattolico, perfezionò la preparazione artistica presso l’Istituto d’Arte “Beato Angelico” in Milano. Conobbe Padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Università Cattolica, pubblicando serie di immagini – cartoline, in parte a sostegno di quelle facoltà universitarie, altre, spesso commentate dalla poetessa Luisa Nason, a tema prevalentemente religioso e patriottico.
Sposatasi nel 1936 con il giornalista e poeta cattolico Paolo Cenci visse dapprima a Ostia – Lido (RM) poi, dal 1941 a Monza; fu madre di otto figli, traendo dall’esperienza famigliare ispirazione per l’intensa produzione di libri per l’infanzia. Apprezzata dalla fondatrice Armida Barelli, illustrò per decenni, con sensibilità educativa, i periodici: “Squilli d’innocenza” ed “In cammino piccolissime” dedicati alle aderenti all’Azione Cattolica femminile.
Collaborò con importanti case editrici quali: Sales di Roma, Everest, Vita e Pensiero di Milano, Unione Editoriale di Milano, Libreria Vismara di Monza, Ancora, Garzanti, Fabbri, la Scuola di Brescia e le Paoline. Illustrò testi per le scuole elementari tra i quali : “Occhi Ridenti”, “Per la Gioia dei Piccoli”, “Il cestello”, “Fantasie”; collaborando anche con autrici quali Genoveffa Liverani di Genova e Filomena Ermini di Macerata. Si ricordano tra titoli, molti dei quali con testi propri: “Topicca”, Cuffietta Rossa e Cappucccetto Blu”, “Basta Capricci”; “Con la piccola Adelaide alle Ghiaie di Bonate” ed “I tre pastorelli a Fatima” su cronache e racconto di Paolo Cenci.
Ed ancora disegnò per “Le fiabe della nonna” pubblicate dall’Istituto Missionario Sacro Cuore di Monza, nonché libri abbecedari ed il manuale per insegnanti: “Girotondo di giochi e canzoni”. Chiuse la propria produzione artistica illustrando la vita di S. Rosa da Viterbo per il testo critico-storico “Rosa eroica giovinetta santa” (1968) e, per ragazzi “Breve narrazione della vita di S. Rosa” (1971), scritti dal marito Paolo Cenci. Morì a Cortona, ove si era trasferita dal 1965, il 25 Marzo 1993.







ed ecco qui un libro:








































Chissà che col tempo non riusciamo a sapere qualcosa anche degli altri illustratori che ci interessano!!

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